AL PALASELE PREMIO GIORNALISTICO NADIA TOFFA, IN ESCLUSIVA NAZIONALE LA PROIEZIONE DEL FILM CHOC “LA VOCE NEGLI OCCHI” DI PIETRO CRISAFULLI

Possono assistere gratuitamente alla proiezione del film La Voce Negli Occhi oltre 8 mila persone, questa la capienza del più grande palazzetto dello sport della Campania.

La città di Eboli con il suo PalaSele, è stata scelta come panorama per la proiezione in esclusiva nazionale del film La voce negli occhi, che si terrà nei giorni 20 e 21 dicembre 2019, in occasione del Premio Giornalistico dedicato alla recente scomparsa di Nadia Toffa, giornalista e conduttrice televisiva, nota a tutti per essere stata l’inviata del programma televisivo “Le Iene”.

In tale contesto, sia il 20 che il 21 dicembre intorno le 19, senza nessuna censura verrà proiettato questo scioccante capolavoro cinematografico, prodotto da SROFilm. La voce negli occhi racconta la straziante storia di Salvatore Crisafulli, fratello del regista Pietro, conosciuto come il “Terri Schiavo Italiano” e rimasto vittima di un terribile incidente stradale avvenuto a Catania l’11 settembre del 2003. Un uomo giudicato clinicamente in stato vegetativo, da diversi luminari della scienza medica, interpellati nella lunga odissea durata fino al 2013, data in cui avvenne la morte di Salvatore in attesa che un giudice italiano lo autorizzasse a curarsi con cellule staminali.

Il caso di Salvatore ha scosso la comunità scientifica internazionale, mettendo in discussione i parametri che delimitano la vita e la morte, e le questioni relative alla volontà dei disabili gravi. La pellicola racconta la sua incredibile storia partendo proprio dal rapporto privilegiato con il fratello Pietro. Quest’ultimo, ha vissuto con grande coinvolgimento emotivo nelle riprese del film recitando i panni di se stesso.

Un film denuncia contro la cattiva assistenza sanitaria, sul fine vita, ed in particolare lo scarso interesse del governo Italiano. Scene drammatiche che hanno lo scopo di toccare lo spettatore verso il dramma vissuto dai familiari di Salvatore, si alternano altre scene sull’infanzia dei due fratelli Crisafulli, legatissimi dal profondo affetto, vissuti in diversi collegi.

Si ripercorre in questa drammatica pellicola la vita sin da bambini, fino al giorno dell’incidente e alla lunghissima tragedia della famiglia, girando tantissimi ospedali Italiani ed in Europa.

Scienziati interpellati sentenziavano lo stato di incoscienza di Salvatore, diagnosticando lo stato vegetativo permanente. La mamma Angela, non si era mai rassegnata, che il figlio nonostante fosse ritenuto dalla scienza medica un “vegetale” percepì mesi dopo che Salvatore fosse cosciente, proprio grazie ai movimenti degli occhi, che i medici scambiavano per movimenti e pianto involontario.

La sceneggiatura della pellicola censurata ovunque, è stata estratta in parte, dal libro autobiografico Con Gli Occhi Sbarrati scritto dallo stesso Crisafulli, aiutato dalla giornalista Tamara Ferrari.

La voce negli occhi è stato già proiettato alla Camera dei Deputati, subito dopo censurato, ed ha vinto in Italia il premio messaggio importante – Sezione lungometraggi oro invisibile – al 19° Festival Internazionale “Inventa un film” che si è svolto a Lenola, il Premio alla Vita, è Siciliani Si Nasce, e ha ottenuto una fortissima risonanza a New York, «L’Italia non accetta l’eutanasia, ma uccide le persone» avevano commentato alcuni spettatori subito dopo la proiezione del film avvenuta in America.

Ironia della sorte, in questa pellicola, aveva anche partecipato il figlio del regista, Domenico Crisafulli, meglio conosciuto come Mimmo, di 25 anni, papà di due bambini, ucciso in un incidente stradale a Catania il 6 marzo 2017, ed aveva interpretato lo spirito dello zio Agatino, fratello di Salvatore e Pietro Crisafulli, morto nel 1992.

Il caso di Mimmo Crisafulli è un caso che ha fatto molto discutere e che mobilitò anche associazioni che chiesero giustizia affiancando la famiglia in una dura battaglia. “Dall’archiviazione all’apertura delle indagini, fino ad arrivare al patteggiamento senza un processo, è stata una vergogna inaudita – aveva commentato col cuore in gola Pietro Crisafulli (presidente di Sicilia Risvegli Onlus, oggi responsabile Ass.ne Italiana Familiari e Vittime della Strada delle sede di Catania e regista del film “La voce negli occhi”), padre di Mimmo che il prossimo 11 febbraio attende l’ultimo atto dalla Cassazione – vogliamo giustizia vera: non si patteggia con la morte. Lei, la signora condannata a 5 mesi e nemmeno sulla carta, a noi è rimasto l’ergastolo del dolore”.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Sospasitalia dove nei due giorni oltre la proiezione del film, sono previsti arte, moda, cultura, sport, spettacolo, ambiente salute e sociale, con esibizioni e diversi interventi con oncologi, biologi, chimici. Nelle serate sarà dato microfono agli inascoltati per giustizia negata, l’omaggio a Nadia Toffa, con premi ai giornalisti impegnati alla lotta “crimini ambientali”. Al termine cabaret con ospiti d’eccezione, come Eugenio Bennato, Enrica Bonaccorti, Il Giardino dei Semplici, Nello Daniele fratello del grande “Pino”, ospiti di striscia la notizia….Zelig….made in SUD ed altri. Sono presenti diverse associazioni come il GOP, l’antiusura contribuenti siciliana, ASCA, ed altre in continuo aggiornamento.

Prevista una conferenza stampa giorno 16 dicembre alle ore 10:30 presso la sala consiliare del Comune di Eboli.

Per il film, saranno presenti il regista Pietro Crisafulli, presidente Associazione Sicilia Risvegli Onlus, responsabile Ass. italiana familiari vittime della strada, sede di Catania, l’attrice protagonista Maria Maugeri, Jonathan Crisafulli, protagonista nel ruolo del padre Pietro ragazzo anni 80.

VIDEO: Trailer
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