In occasione della Giornata Siciliana dai risvegli dal coma, la proiezione de “La voce negli occhi”.
Uno spettacolo “unico e irripetibile”, un viaggio dentro e fuori dal coma. Come da tradizione, anche quest’anno torna la “Giornata Siciliana dai risvegli dal coma”, per far riflettere sugli stati vegetativi e dare voce alla famiglie, ai medici alle cure, all’assistenza e molto altro. Si svolgerà martedì 31 ottobre, al Teatro Piscator di Catania in via Giovanni Amendola 7, ed è organizzata dall’associazione Sicilia Risvegli Onlus in collaborazione con Pms Grandi Eventi. L’evento sarà suddiviso in due parti: alle 19 spettacolo di moda, musica e cabaret in memoria di Angela, Salvatore e Mimmo, rispettivamente madre, fratello e figlio del regista del film La voce negli occhi, Pietro Crisafulli. Durante la serata, presentata da Paola Parisi, interverranno: Enrico La Delfa, responsabile unità operativa territoriale salute mentale Asl CT2; Francesco Mazzarino, dirigente anestesista presso Ospedale Garibaldi Nuovo; Giuseppe Incardona, avvocato che segue diversi casi di malasanità in Italia, nonché legale penale e civile sulla morte di Mimmo Crisafulli. Il dibattito sarà moderato dal giornalista Mario Catalano. Successivamente si esibirà il cantante soprano Ina Leonardi. Seguirà alle 20.30 la proiezione esclusiva della pellicola La Voce Negli Occhi – Il Film di Pietro Crisafulli racconta l’odissea di Salvatore Crisafulli. La manifestazione, che non è stata patrocinata dal Comune di Catania, ha fatto scattare l’ira del regista catanese Pietro Crisafulli: «Ho protocollato per ben due volte la richiesta ufficiale di questa giornata siciliana – ha dichiarato Crisafulli – Dal primo contatto con il vice sindaco di Catania, Marco Consoli, mi è stato detto di far sapere cosa serviva per la giornata. Dopo vari viaggi e diverse telefonate al comune e tanti messaggi a vuoto, lo stesso sparisce dalla circolazione. Vengo in contatto Beppe Spampinato, capo di gabinetto del comune di Catania che, dopo un primo contatto, sembrava volesse fare qualcosa. Dopo una serie di incontri spostati, non abbiamo saputo più nulla. Più volte ci hanno snobbato – ha aggiunto – e anche questo evento del 31, dove tra l’altro verrà integralmente proiettato il mio film censurato in Italia, ma accolto con pesantissime accuse verso la Stato italiano in America nei giorni scorsi, non è stato patrocinato, perché non gli conviene». Crisafulli ha aggiunto che molti politici di qualsiasi partito in questi giorni si sono avvicinati, promettendo location, service, manifesti, sponsor e molto altro, ma: «Al momento di mettere le mani nelle tasche sono spariti – ha sottolineato il regista – In questi giorni i soldi servono per sostenere la campagna elettorale e non per sostenere queste lodevoli iniziative. Fin quando non ci incappano loro non lo possono mai capire – ha concluso – Tanto in Sicilia non serve realizzare un vero centro risvegli. Già ne esiste uno riconosciuto d’’eccellenza con un magna magna e querele a non finire». Durante la manifestazione è previsto l’intervento del candidato alla Presidenza della Regione Sicilia, Nello Musumeci. La serata è totalmente gratuita.
(Fonte)
Giornata siciliana dei risvegli dal coma. Dedicata ai pazienti in coma e a tutto quello che la scienza e la medicina può mettere a disposizione dopo il risveglio, cure alternative, la dignità del disabile e l’assistenza. Si terrà al teatro Piscator, in via Giovanni Amendola 7 a Catania, organizzata dall’associazione Sicilia Risvegli ONLUS in sinergia con pms dalle ore 19,00. Un evento suddiviso in due parti, la prima dedicata alla memoria di Angela, Salvatore e Mimmo Crisafulli e la seconda con il protagonista, Pietro Crisafulli e la proiezione del film “la voce negli occhi”.
Pietro ha condotto una battaglia insieme al fratello Salvatore, quest’ultimo costretto nel letto a causa di un incidente stradale l’11 settembre del 2003. Il film narra la storia di un paziente, Salvatore, con la sindrome detta locked-in, una condizione di paralisi di tutti i muscoli del corpo, ma sveglio e cosciente. Una comunicazione continua con il fratello Pietro fatta di sguardi e movimenti delle palpebre, i pazienti affetti dalla sindrome sanno cosa avviene intorno a loro, ad esempio il famoso caso del giornalista parigino Dominique Bauby, colpito da ictus, dopo 20 giorni di coma, al risveglio, non aveva più nessuna abilità motoria, riusciva a muovere solo la palpebra dell’occhio sinistro.
Bauby, dettando una lettera per volta, scrisse un intero libro dal titolo “Lo scafandro e la farfalla” un autobiografia pubblicata nel 1997, non poteva parlare, respirare senza aiuto esterno e mangiare, ma pienamente cosciente. Pietro Crisafulli è il regista del film e la Giornata siciliana dei risvegli dal coma è un momento di riflessione sugli stati vegetativi per dare voce alle famiglie, ai medici e fare il punto sull’assistenza ai malati affetti dal locked-in.
Una storia che, per certi versi, fa tornare alla mente quella della statunitense Theresa Schiavo che, colpita da un arresto cardiaco, accusa uno stato vegetativo persistente fino a quando il marito e tutore legale chiede alla corte della Contea di Pinellas la rimozione del tubo di alimentazione. Una battaglia legale che durò sette anni con appelli nazionali ed internazionali, alla fine Theresa detta “Terry” morì nel centro per le cure palliative di Pinellas Park e ancora oggi la sua morte viene considerata, da molti, un “omicidio giudiziario”.
Sul palco del Piscator insieme a Pietro e a Paola Parisi si alterneranno Enrico La Delfa, responsabile dell’unità operativa territoriale di salute mentale Asl CT2, Francesco Mazzarino, dirigente anestesista presso l’ospedale Garibaldi Nuovo, Giuseppe Incardona, avvocato che segue i casi di malasanità e legale nel procedimento giudiziario per la morte del figlio di Pietro Crisafulli, Mimmo, avvenuta in un incidente stradale.
Il dibattito sarà moderato dal giornalista Mario Catalano e prima della proiezione del docu-film ci sarà l’esibizione del soprano Ina Leonardi. “La voce di Salvatore erano i suoi occhi, faceva capire tutto, trasparire tutto – racconta Pietro Crisafulli – e, soprattutto, il suo attaccamento alla vita”. Il progetto di Pietro Crisafulli è quello di costruire un centro risvegli nel territorio catanese.
(Fonte)
Lascia un commento