Mimmo Vive

Con oggi sono trascorsi esattamente quattro mesi, in cui veniva ucciso mio figlio Mimmo, da una criminale donna di 40 anni A. C. che a bordo di una smart nera non rispettando il doppio stop lo uccideva sul colpo.
Ad oggi sono trascorsi 120 giorni ed ancora non abbiamo avuto un briciolo di giustizia. La Procura di Catania aveva nominato un perito (ingegnere), per relazionare la sua perizia, non ancora depositata. Tanto è morto un cane, che ci interessa, prendiamo ancora tempo. Ribadisco che esigo giustizia nel breve tempo possibile. Non ci costringete al “fai da te”, come per esempio avvenne a Vasto in Abruzzo. Non riesco, è non riusciamo più a sopravvivere con questa tortura addosso. Personalmente mi sento morto dentro. Tutti i responsabili (istituzioni comprese), fino a quando sarò in vita su questa maledetta terra, saranno perseguitati a vita.
Nel frattempo la nostra non-vita da 4 mesi, si svolge tra il cimitero è quella maledetta strada, in cui ancora oggi nonostante la richiesta di cambiare il senso di marcia, è rimasta tale e quale.
Un padre disperato che non trova pace e giustizia.

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