OMICIDIO STRADALE: IL CANTANTE MICHELE BRAVI CHIEDE PATTEGGIAMENTO, PALLOTTI (AIFVS) “18 MESI? NON E’ UN FURTO!”

Nella foto il cantante Michele Bravi ed il luogo incidente.

Michele Bravi accusato di omicidio stradale: chiesto patteggiamento per 18 mesi e pena sospesa. “Non è un furto!”, replica Alberto Pallotti dell’Associazione familiari e vittime della strada

Michele Bravi ha scelto la via del patteggiamento per quanto riguarda l’incidente del 22 dicembre 2018 in cui è morta Rosanna Colia, 58enne che era in sella alla moto e che è stata travolta dal cantante. Il giudice di Milano Aurelio Barazzetta ha rinviato all’11 marzo la decisione, intanto l’Associazione italiana familiari e vittime della strada, che ha chiesto di costituirsi parte civile come forma di protesta contro la proposta irrisoria di patteggiamento, contesta quanto avvenuto in aula, con la Procura di Milano che ha dato parere favorevole alla proposta di patteggiamento a un anno e mezzo (pena sospesa). «Non siamo sul piede di guerra, non ce l’abbiamo con Michele Bravi, ma in tribunale un anno e sei mesi sono stati dati a Verona per il furto di due mele. Quando c’è una vita in ballo bisogna misurare bene l’entità delle pene. Per noi è troppo poco un anno e sei mesi per omicidio, anche se stradale, è una richiesta che ci lascia perplessi», ha dichiarato Alberto Pallotti, presidente nazionale dell’associazione Italiana familiari e vittime della strada a La Vita in Diretta.

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