Dopo il gran successo avvenuto a New York, con accuse molto pesanti nei confronti dello Stato Italiano, la pellicola “La voce negli occhi” del regista Pietro Crisafulli sbarca in Svizzera.
Farà sicuramente molto discutere la proiezione del film contro l’eutanasia, in un territorio dove l’eutanasia è riconosciuta per legge. Sarà interamente proiettato (con sottotitoli in Inglese), in anteprima nazionale in Svizzera presso la sala Arena Cinemas (Kalanderplatz 8, Zurigo), sabato 28 luglio il film “La voce negli occhi” del regista catanese Pietro Crisafulli.
Il film racconta la vita di Salvatore Crisafulli, conosciuto come il ‘Terri Schiavo italiano’ deceduto nel 2013, a 48 anni, dieci dei quali trascorsi completamente immobilizzato, incapace di comunicare se non attraverso lo sguardo. “La voce negli occhi”, interamente prodotto dai suoi familiari (SroFilm), e diretto dal fratello Pietro, ricostruisce il calvario di un uomo italiano, vittima di un terribile incidente stradale avvenuto a Catania l’11 settembre del 2003, che dopo oltre due anni di stato vegetativo permanente commosse il mondo, raccontando che sentiva e capiva tutto. Successivamente viveva da “locked-in”imprigionato nel proprio corpo.
Salvatore Crisafulli dal suo letto, ha condotto una dura battaglia contro le istituzioni per il diritto alle cure alternative, l’assistenza domiciliare e la dignità dei disabili gravi. Con il fratello Pietro, autore del libro Con gli occhi sbarrati, a cui si ispira in parte il film che dura 90 minuti, aveva fondato la onlus Sicilia Risvegli, impegnata a sostegno dei familiari dei malati in coma o affetti da gravissime malattie neurodegenerative.
A Salvatore i medici non avevano dato alcuna speranza, ritenendo che fosse in coma vegetativo. Erano stati la mamma Angela e il fratello Pietro a rendersi conto che comprendeva quanto gli accadeva intorno. Quando all’uomo era stato fornito un sintetizzatore vocale aveva raccontato al mondo intero la verità: sentiva e vedeva tutto. Le sue lacrime non erano un riflesso incondizionato, ma segnali per far capire che c’era. E’ iniziata cosi’ la sua lotta in favore dei malati gravi e contro l’eutanasia: la vita e’ troppo preziosa per rinunciarvi.
“Non può il diritto di morire diventare la nuova frontiera dei diritti umani” l’urlo disperato di Salvatore in una lunga lettera indirizzata al capo dello stato, e al presidente del consiglio nel 2010.
“La voce negli occhi”, il film su Salvatore Crisafulli, è stato già proiettato alla Camera dei Deputati e ha vinto in Italia il premio messaggio importante “Sezione lungometraggi oro invisibile” al XVIII Festival Internazionale “inventa un film”che si e svolto a Lenola.
Alla proiezione organizzata da promotori a favore dell’eutanasia, assisteranno dirigenti e responsabili medici di alcune cliniche locali dove viene eseguita la “dolce morte”. Saranno presenti il regista Pietro Crisafulli, che nel film interpreta se stesso, è l’attrice Maria Maugeri, nel ruolo di mamma Angela.
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